Tagliata e Grotte
del Belvedere
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La Tagliata e le Grotte del Belvedere sono situate in un posto magico del territotio cellerese: qui ci troviamo in prossimità del gioiello rinascimentale di A. da Sangallo il Giovane, la Chiesa di Sant'Egidio il monumento più importante del paese.


La chiesa fu eretta nel cinquecento accanto ad una antichissima chiesetta preesistente dedicata al culto di S. Egidio Abate (demolita nel 1581), ed in prossimità dell'antica Fonte. La Fonte poteva costituire verosimilmente il principale motivo della presenza nel luogo della vecchia chiesa e, di conseguenza, anche della nuova dedicata a S.Egidio. Spesso venivano individuati luoghi di culto in prossimmità di sorgenti, interpretando e credendo nello stretto rapporto di correlazione tra l'immagine rigeneratrice e purificatrice dell'acqua sorgiva ed il lavacro spirituale del tempio religioso.


Le Grotte del Belvedere si trovono in un sito (denominato Antea) che presenta analogie con alcuni riconosciuti o probabili microinsediamenti umani, costituiti da sistemi di cavità aperte su declivi delle valli torrentizie, in favorevole esposizione climatica ed in prossimità di sorgenti naturali con manufatti di raccolta delle acque. Queste strutture ipogee sono attribuibile alle "celle" ovvero piccole comunità monastiche, a volte semplici insediamenti ricavati in cavità naturali o artificiali (cenobi), alle quali era preposto un monaco con altri confratelli, che secondo la regola benedettina coltivavano un fondo agricolo oppure lo facevano coltivare da coloni dietro corrispettivo di un contributo o prodotti in natura.


Praticamente delle "succursali amministrative" necessarie per la gestione delle vastissime proprietà terriere che i grandi Monasteri possedevano in virtù di contratti o più spesso di lasciti e donazioni.


Il sistema di grotte e la prospicente Fonte di S. Egidio, in passato erano direttamene collegate da un ponte sul torrente, di cui esistono ancora tracce murarie visibili , appaiono parti integranti di un sito con caratteristiche di antica frequentazione umana assai simili a quelle di varie altre località nel territorio comunale: Gobbino, Pianiano, Monte Maria, San Moro, Oppio, Tufelle di Sotto, Valle Bellagamba ecc.


La Tagliata si trova a sud rispetto il sistema delle Grotte del Belvedere, quest'opera ingegneristica permise in epoche lontane di aprire un varco sul versante della vallata per raggiungere l'Antea, superando l'importante dislivello con una pendenza molto più agevole. Per quanto concerne l'origine dell'opera, non si conoscono studi specifici, anche se è probabile ipotizzare che risalga al periodo etrusco.



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